So che arrivo tardi, ma ho finito solo ora di vedere la serie TV della ABC Flash Forward.
Mi sono snocciolato 22 episodi tra treno ed autobus. D’altra parte è un telefilm con odore di benzina e polvere da sparo, e non necessitava poi di tutta questa concentrazione.

Lo so che non devo MAI iniziare un serial. Ma questo sembrava promettente.

Sembra che la serie sia stata interrotta, poi ripresa.
Che abbia avuto prima un enorme successo, poi un tracollo degli ascolti.

Comunque a distanza di un anno dalla messa in onda e dalle sue tribolazioni l’ho vista. Finita. 22 episodi.
Se volete vederla, vedetene 21, di episodi. Ma anche 20.
Forse gli sceneggiatori erano in ritardo per la cena di famiglia. E così, dopo una costruzione meticolosa di eventi ed incastri, di personaggi ed interrogativi per i primi, diciamo, diciotto episodi, la serie prende una accelerata imprevista e va a finire dritta dritta contro un albero.
Prova a riprendersi negli ultimi minuti, ma ormai è troppo tardi.
Prova a lanciare qualche gancio per un seguito, ma ormai è troppo tardi.

Peccato. Una occasione persa. Bella serie. Per un pelo non ce la faceva.
In ogni caso gli ultimi 22 miei viaggi in treno sono volati in un batter d’occhio. E questo è impagabile.

Sembra non ci sarà una seconda serie, e su Facebook c’è un movimento che invece la chiede gridando al capolavoro.

Facciamo così: voi guardatevi 20 episodi: probabilmente la ricorderete come una ottima serie. Una delle migliori di sempre. E pregate che non facciano la seconda stagione.