[Questo post è stato aggiornato dopo la prima pubblicazione]

Finalmente mi sembra di aver trovato l’applicazione di geo tagging che cercavo da tempo.
Avevo vagliato molte opzioni, tra cui quella di comprare un GPS per la mia Nikon D300, ma alla fine sull’App Store sono incappato in GPS4Cam (oggi 1,59 euro) per iPhone.

Un appassionato di street photography  non può rinunciare a georeferenziare le sue foto!
Il funzionamento è semplicissimo:

Quando si inizia la sessione fotografica, si lancia l’applicazione su iPhone e si imposta la frequenza di acquisizione del GPS.

Intervalli di 1 minuto, 5 minuti oppure 30 secondi.

Volendo si può segnare la posizione on-demand (basta agitare il telefono) oppure utilizzare la triangolazione del GSM (funzione molto meno precisa, ma a basso consumo di batteria).

Inizia la registrazione dei dati GPS: il telefono può essere messo in tasca mentre fa il suo lavoro.

Un display fa vedere il tempo trascorso, e la qualità (in termini di rapporto segnale/rumore) delle ultime acquisizioni.

In alternativa c’è la visualizzazione come mappa.

Ogni viaggio viene memorizzato in un elenco dei viaggi: i viaggi sono ordinati per data.

Qui viene il bello.
Per ogni viaggio viene prodotto un QR Code.

Ci sono diversi modi per utilizzarlo: basta fotografarlo con la macchinetta fotografica (il file del QR Code va a finire nella scheda di memoria insieme a tutte le foto che vanno taggate), oppure si fa uno screenshot e lo si invia per email al proprio account (vedi aggiornamento) (immaginate la comodità di condividere queste informazioni in modo semplice e veloce con gli altri fotografi di una compagnia).

A questo punto si utilizza il programma desktop GPS4Cam (che è gratuito). Si seleziona:

– la cartella (input) in cui ci sono le immagini da geo-taggare e l’immagine del QR Code
– la cartella di destinazione (output) dove andranno a finire le immagini geo-taggate (input ed output possono anche coincidere).

La magia si consuma qui: il software riconosce il file del QR Code tra le altre immagini, fa una analisi dei time-stamp dei vari scatti ed aggiunge il TAG nei dati EXIF con la posizione GPS più vicina in termini di data e ora.
Il grosso vantaggio è che l’applicativo è in grado di lavorare su files RAW, e nel mio caso NEF (il RAW di Nikon).

A pagamento c’è la possibilità di esportare i dati in formato GPX (WayPoints e TrackPoints): questo garantisce l’utilizzo dei dati geografici anche con applicativi alternativi come GeoTag (di cui parleremo in un altro post).

[Aggiornamento:
la tecnica di fare uno screenshot con il proprio iPhone e spedire l’immagine per email non funziona. Il software per il desktop non solo ha bisogno del QR Code, ma anche dei dati EXIF che la vostra fotocamera aggiunge all’immagine del QR Code. Solo in questo modo il software opera un confronto con i dati EXIF degli altri vostri scatti e tagga le immagini. Purtroppo questa cosa non è menzionata nelle note ufficiali dell’applicazione, e bisogna sperimentare.

Sorgono alcuni problemi: per fotografare lo schermo dell’iPhone serve una foto Macro. quindi non tutti gli obiettivi sono in grado di soddisfare l’esigenza di qualità e dimensione dell’immagine richiesta. Certo non mi porto dietro un obiettivo macro solo per fare una foto allo schermo! Questo abbassa fortemente la praticità della app. Peccato. C’erano quasi. Speriamo magari in un aggiornamento]