Scatto con macchinette reflex da almeno 10 anni: tutte (fortuna mia e sfortuna del mio portafogli) di livello professionale (o quasi). Ho una collezione di obiettivi che ormai mi vincolano irrimediabilmente alla Nikon.
E vado in giro con borse che pesano svariati chili, con la mia schiena che si lamenta sempre più fortemente.

Davanti alla necessità di fare un regalo, mi sono trovato a spulciare i cataloghi di camere compatte con la curiosità di chi sarebbe potenzialmente interessato (sono piccole e pesano poco) ma ha paura di rimanere fortemente deluso.

In sostanza ho cercato di rispondere ad una banale domanda: quale macchinetta sufficientemente economica, può soddisfare un utilizzatore di reflex tanto da indurlo ad inserirla nel suo corredo?


Considerando anche il fatto che oggi una reflex di medio livello è diventata molto più accessibile di un tempo (per non parlare delle Microquattroterzi che tanto fanno gola), chi non ha problemi di ingombro può certamente trovare una reflex per il suo portafogli.
Per questo mi sono dato un limite di spesa di circa 300 euro.

Però ci sono caratteristiche tecniche a cui oggi non posso fare a meno, e ho pensato bene di cercarle in una camera che, in qualche modo, potesse unire i pregi di una compatta e la flessibilità di una reflex di medio livello.
Ad esempio:

  • Scatto in RAW.
  • Obiettivo sufficientemente luminoso.
  • Comandi per ISO, tempi e diaframma a portata di mano: il triangolo dell’esposizione sotto comodi controllo!
  • Compattezza e silenziosità, in modo da portarla nelle escursioni cittadine di street photography.
  • Velocità.

Missione impossibile?
Forse no.
La possibilità di scattare in RAW è risultata la caratteristica più difficile da accontentare. Per il resto è stato facile.

Ho puntato la Samsung EX1, modello di punta della gamma di compatte della Samsung.

Su Mediaworld costava 399 euro. Troppo. Su Amazon costava circa 340 euro.
L’ho trovata su eBay a 280 euro iva e spedizione inclusa, quindi non ho resistito (problemi di transazione a parte, ma questa è un’altra storia).

La camera vanta l’obiettivo più luminoso mai visto su una compatta: uno zoom 24-72mm equivalenti con F1.8-2.4 di apertura!
Quasi 2 stop più luminoso rispetto alle dirette concorrenti (che però vantano tele più spinti). In pratica questa lente fa passare 3 volte la luce di altre macchine della stessa gamma!
Non solo: ha un bellissimo schermo posteriore da 3″ AMOLED VGA basculante. Ha una rotellina sul davanti per il cambio dei tempi di esposizione (rara a trovarsi nelle compatte), ed una ruota joystick sul retro utilizzabile anche per impostare l’apertura del diaframma.
La risoluzione è di soli 10MP: pochi, ma se considerate la dimensione del sensore di 1/1.7″ (ben 0,43m², cioè quasi il doppio delle concorrenti) la cosa fa ben sperare per il rumore elettrico (gli ISO vanno da 80 a 3200).
Grazie al sensore grande ed al buon obiettivo, Samsung è riuscita nell’impresa di produrre una camera molto luminosa, come speravo di trovare!

Gli ingredienti sembrano esserci tutti.
Ecco così le mie impressioni.


Solo un avvertimento: il mio giudizio è condizionato dal fatto che ho usato la camera per sole 8 ore insieme alla mia fedele Nikon D300 equipaggiata con un SIGMA 35mm F1.4!!! Confronto impari, di certo, ma interessante…
Imposto le camere su funzionamento MANUALE e su un ottimistico ISO 400 (d’altronde non ho ancora mica letto il manuale!) ed esco in strada.

La EX1 è piuttosto compatta e pesante: oltre 350 grammi. Meglio fissarla al collo con la tracolla, perché ho l’impressione che una caduta potrebbe esserle fatale. Sarebbe più comodo un laccio da polso, ma è stato praticamente impossibile trovarne uno adeguato.

La macchina è ovviamente piccola, ma abbastanza più grande di una normale compatta (assomiglia più ad una EVIL). Questo fa si che diventa impossibile infilarla nella tasca di una giacca e l’obiettivo che sporge leggermente dal corpo compatto complica ulteriormente la cosa: se poi aggiungete al kit una custodia (consigliata ma non necessaria, direi), non c’è alternativa al metterla a tracolla.

da qui

Io scatto spesso con una mano (lo so che non si fa!): quando esco per le sessioni di street, photography a volte non ho il tempo di impostare la camera, quindi mi trovo ad operare sulle ghiere e scattare al volo con una sola mano. C’è da dire che normalmente sulle reflex la presa è molto salda e si opera in sicurezza; inoltre sui modelli di fascia medio alta a 800-1600 ISO il rumore è quasi del tutto assente e questo mi permette di scattare a tempi superiori a 1/250 di secondo per ovviare in parte al micro mosso.

Immagino che con una compatta, anche di qualità molto alta, mi toccherà rispettare qualche buona regola in più pena immagini scarse. Ma nonostante tutta la mia buona volontà, con la EX1 sono andato in crisi.

Il problema è che nonostante i vari grip, la presa risulta salda solo se non si vuole operare continuamente sulle ghiere.
da qui
In un funzionamento in modalità manuale (ma anche in semi-manuale, con la priorità su tempi o diaframma) risulta impossibile operare con una mano.
Con una mano si può solo scattare!
I comandi sono tutti accessibili, ma alla fine si perde tempo per cambiare impugnatura, anche se si tiene la camera con due mani: una ghiera orizzontale sul davanti da ruotare con l’indice ed una ruota su retro da manipolare con il pollice non sono comodissime.
Questo mi ha obbligato rapidamente a passare ad una modalità in priorità di diaframmi, più semplice da gestire visto che basta operare solo sulla ghiera posteriore.
Peccato.

Comodo invece il selettore per cambiare ISO e modalità di esposizione (matrix, ponderata o spot): ma sempre accessibile con due mani e spostando l’impugnatura ad hoc. Per fortuna sono impostazioni che vengono cambiate meno frequentemente.

Menu funzione Fn – da qui

Mi rendo conto che inserire molti comandi in uno spazio ristretto è ardua impresa, e forse con un po’ di pratica le cose tenderebbero a migliorare, ma la EX1, per un uso manuale avanzato, risulta un po’ scomoda.
Né c’è modo di personalizzare qualche altro pulsante: esiste un pulsante Fn (function) comodo come scorciatoia ma è relegato in un angolino!

Una delle cose che odio della reflex, è il rumore dello specchio e dell’otturatore. Quindi la prima cosa che ho fatto è eliminare dalla EX1 qualunque suono artificiale (tipo i finti click dello scatto!).
Volevo la camera completamente silenziosa!

Per fortuna è stato possibile, e si avverte solo il leggero (ma tranquillizzante) rumore dell’otturatore.

Lo zoom è silenzioso ed abbastanza veloce: peccato che passi dallo zoom ottico a quello digitale troppo facilmente: purtroppo non c’è modo di eliminare lo zoom digitale, che la Samsung poteva benissimo risparmiarsi su una camera di questo livello!

Altra nota dolente: le impostazioni di messa a fuoco sono accessibili solo dal menu.
Con la scelta dei punti AF in automatico, spesso la camera non ha saputo individuare il soggetto principale nel frame, mettendo a fuoco soggetti più vicini. In realtà l’ampia profondità di campo disponibile mi ha quasi sempre salvato da una immagine sfuocata.
Mentre scegliendo manualmente la zona di messa a fuoco, si è costretti ad operazioni poco agevoli e molto macchinose, rendendo la cosa piuttosto frustrante.
Il risultato migliore l’ho ottenuto fissando la zona messa a fuoco nel punto centrale, in modo da mettere a fuoco e ricomporre successivamente l’immagine prima di scattare: molto più semplice anche se non sempre fattibile.
Altra nota: la macchina può mettere a fuoco a 5cm di distanza con il 24mm, a patto però si impostare la modalità Macro. Sarebbe stato perfetto se questa necessità fosse rilevata in automatico dalla camera, senza essere obbligati di volta in volta a premere un selettore: il vero problema è che è facile dimenticarsi di staccarlo una volta finito di scattare in Macro (a me è successo troppo spesso).

Ho montato una scheda SDHC da 4GB e 15MB/s. La EX1 gira anche video (non in HD!) ma dato che la cosa non mi interessa  ho pensato che una scheda di memoria del genere fosse sufficiente.
Il problema è che il salvataggio del file RAW è risultato lento, e forse sarebbe stato utile prendere una scheda più performante: ogni file RAW pesa oltre 20MB (più grosso di quello della Nikon D300!) a dispetto di ogni previsione.
Purtroppo però non ho grandi aspettative. I test su dpreview.com parlano di un tempo MINIMO di 1.8 secondi a scatto singolo in JPG. Mentre per scatti in RAW si passa a 2-3 secondi. E dopo 4 o 5 immagini compare sul display una tristissima scritta “processing…” che blocca la macchina: è necessario aspettare 5 secondi affinché la camera riprenda il controllo di se stessa.
Questa cosa mi ha lasciato particolarmente deluso, e l’impresa di fotografare mio figlio mentre corre si è rivelata troppo ardua. In questo caso meglio scattare in JPG, magari con una delle scene a disposizione.

Samsung Raw Converter

Non solo: ho scoperto che i file RAW non funzionano se si vuole scattare a raffica (e vorrei anche vedere, viste le premesse) e anche se si imposta la camera nella funzione “Smart range“, in grado di individuare la scena e settare la camera in modo automatico ed intelligente. Peccato, perché questa funzione sembra proprio comoda.
Alla base di tutto credo ci sia un processore troppo lento, che abbatte così drasticamente il potenziale della macchina.

La batteria dovrebbe far scattare 200 foto (circa 8GB in formato RAW). Si ricarica comunque anche via USB, il che è davvero comodo e fa risparmiare lo spazio dell’alimentatore, che è comunque molto compatto.

Tornato a casa, non mi sono preso la briga di installare il software in dotazione: Adobe Lightroom è in grado di leggere senza problemi i file RAW di Samsung, ma il Samsung RAW Converter 3 in dotazione dicono sia molto buono oltre che usatissimo in Giappone: per altro è certo che sia in grado di correggere le distorsioni della lente in modo ottimale.

Ovviamente la mia attenzione è andata al rumore elettrico, al recupero delle alte luci ed ai dettagli di ogni singolo fotogramma (qui trovate alcune immagini tramite dpreview).
Cominciamo con dire che se siete abituati ad una reflex di qualità (tipo la D300) i risultati non sono confrontabili: sulla reflex il rumore in condizioni di luce ambiente normali si fa vedere oltre i 1600ISO, ed è leggerissimo. Nella EX1, come d’altra parte per le altre compatte della stessa fascia, già a 400ISO il rumore appare evidente.

da qui

A parte questo, la Samsung ha pensato bene di privilegiare i dettagli a scapito della pulizia dell’immagine: il risultato è che anche a 3200ISO l’immagine è sempre perfettamente leggibile, ma a il rumore che appare evidente a soli 400ISO diventa fastidiosissimo già a 800ISO.
E’ necessario specificare che in generale le prestazioni sono in linea con quelle delle altre compatte della stessa fascia. Certo non si può gridare al miracolo, e la dimensione del sensore che all’inizio mi faceva ben sperare, di fatto è utile solo per assecondare la fantastica ottica Schneider in dotazione.

Non ho giocato con le impostazioni automatiche: ce ne sono a bizzeffe: dalle scene, che sono molte, alla funzione di autoscatto sul sorriso dei volti riconosciuti, etc. Funzioni simpatiche ma che sono sicuro io personalmente non utilizzerei mai: se può servire, questa macchina può essere usata senza problemi e con ottimi risultati da un neofita.

Di aspetti negativi ne ho evidenziati tanti, ma devo dire che comunque la qualità finale delle immagini è molto buona. Anche in condizioni di luca scarsa la camera si è comportata abbastanza bene, a patto di non affidarsi troppo agli automatismi.

Volendo concludere:

  • Compatta anche se non piccola. Molto ben costruita. Robusta.
  • Le immagini sono molte buone: soprattutto a livelli di ISO bassi sono paragonabili a quelli della mia fidata reflex. Oltre i 800ISO il rumore però è molto fastidioso ed obbliga a pesanti interventi sul RAW. I dettagli sono sempre comunque leggibili.
  • L’obiettivo è luminosissimo, ed ha un buon grandangolo, molto comodo. Non ha rivali tra le compatte.
  • I comandi manuali sono tutti a portata di mano, ma è necessaria una certa pratica e non si può scattare con una sola mano pretendendo di lavorare sulle ghiere.
  • La scelta manuale del punto di messa a fuoco andrebbe migliorato, ma anche qui la pratica può aiutare a vincere le prime frustrazioni.
  • L’esposizione funziona, anche se è meglio sottoesporre un po’.
  • Purtroppo scattare in RAW è una operazione lentissima. Fino a 3 secondi per una foto e con una sequenza massima di 4 o 5 foto: non portate la macchinetta allo stadio!

La macchina, soprattutto oggi ad un prezzo inferiore ai 300 euro, è un ottimo acquisto.

Al momento è in viaggio verso il suo nuovo proprietario: devo ringraziare il venditore di eBay perchè ha deciso, senza preavviso, di provare la camera prima di spedirmela: una prassi alquanto discutibile.
Ma a questo punto ho potuto approfittarne anche io.