E’ più forte di me.
Ci provo, ma non riesco proprio ad apprezzare i continui sforzi di Poste Italiane di stare al passo con i tempi.

Giorni fa ho pagato qualche bolletta on-line.

Devo dire che il servizio è comodo e per chi possiede la PostePay anche economico (solo 1 euro di commissione).

Ero in attesa delle ricevute: perché le ricevute ti arrivano solo per email.
Ma non nella tua casella. Solo nella casella di Poste Italiane, servizio gratuito ma praticamente obbligatorio.

Il problema è che le ricevute di pagamento sono una specie di regalo a sorpresa.
Alla conferma della transazione non te le fanno nemmeno vedere.
Ti ritrovi un “Grazie” minimalista sul monitor e poi basta. Nemmeno un codice strano alla fine dell’operazione. Che fa tanto burocrate-tranquillità.
Così ti rimane sempre il dubbio che alla fine, quella bolletta, tu non l’hai pagata.

Così mi decido, dopo mesi, di loggarmi alla loro mailbox alla ricerca delle mie ricevute.

E mi ritrovo questo:

Da un rapido conto, sembra che Poste Italiane, negli ultimi dodici mesi, mi abbia premiato per una mia sorprendente fedeltà nei loro confronti.
Ho fatto rapidamente due conti: circa 150 euro a premio. Una cinquantina di premi. Oltre 7.000 euro in cassa.
Non male come piano di investimento.
Per non parlare di viaggi e regali vari.

Praticamente ho ricevuto in media una mail al giorno esclusivamente da mittenti nel dominio @poste.it.

Non ho mai usato questo indirizzo email. Mai divulgato. Mai scritto un rigo.
E nonostante questo ho la casella di Poste Italiane piena solo e soltanto di SPAM.
Ma non SPAM qualsiasi. Solo SPAM a nome di Poste Italiane.

Trecento falsi messaggi, che acquistano, per il solo fatto di essere lì, una preoccupante autorevolezza. Quale posto migliore dove ricevere una comunicazione ufficiale di Poste?

Così mi sono predisposto una SandBox, ed ho provato a cliccare su qualche mail: a parte il fatto che il sito va spesso in crash (per fortuna, aggiungerei) mi sono ritrovato tentativi di furto delle credenziali e di dati sensibili (phishing), innumerevoli siti contraffatti (pharming), commercio illegale di medicinali, pubblicità di servizi a luci rosse. Ed anche uno, disperato, che cercava di vendere dischi in vinile.

Il tutto gentilmente offerto da Poste Italiane.
Ovviamente dei 7000 euro nemmeno l’ombra.

Posseggo decine di caselle eMail, e non ho mai visto tanta spazzatura tutta insieme. E non oso pensare se avessi deciso di utilizzare il mio indirizzo.

Ma non è mica finita qui: se sul sito di PosteMail non c’è traccia di un filtro anti-spam, hanno pensato bene di inaugurare decine di siti indipendenti, praticamente uno per servizio (ad esempio esiste il mini sito per la PostaPay, un mini sito per lo shopping o per i francobolli), cambiandone radicalmente il look e facendo la gioia degli hacker che potranno così sfruttare nuovi domini e mittenti per i lori crimini informatici (e per le loro operazioni di pharming).

E tra questi, udite udite, un sito contro le frodi informatiche: http://antiphishing.poste.it/. Da cui cito:

Attenzione alle e-mail
Non aprite mai messaggi di cui ignorate la provenienza, anche se l’oggetto sembra interessante, serio, importante.
Non comunicate mai informazioni personali via e-mail (username, password, codici).

Ponetevi queste semplici domande:
l’e-mail è in italiano?
conoscete il mittente?
ci sono allegati a rischio (vedi proteggersi dai virus)?
il messaggio vi sembra leggibile, coerente?
è indirizzata a voi personalmente?
Se ad una di queste domande rispondete ‘no’, fate attenzione.

Io a queste domande ho sempre risposto “si” per ogni mail di SPAM trovata nella loro casella. Oltre il danno, la beffa, direi.

Poste Italiane non si rende conto della enorme responsabilità che ha nei confronti dei milioni di suoi utenti. E la cosa peggiore è che li espone a truffe importanti in grado di provocare danni terribili per i piccoli risparmiatori.

Ed io. dove ho trovato le ricevute?
Nella nuova funzione “Bacheca“.
Pure loro, adesso, hanno la Bacheca.