Erano già arrivati dalla Cina da qualche giorno (eBay), ma solo ora ho avuto il tempo di provarli.
I finger-leds: sembra che vadano molto di moda nelle discoteche orientali, ma a me servono per il light-painting.

Ogni confezione (a forma di mano) contiene 4 led: rosso, verde, blue e bianco.
Ogni led dispone di un elastico per l’inserimento del dito, tipo un anello.

Qualche considerazione a caldo: le luci fredde sono meno luminose, come già mi era capitato di vedere qui.
Le pile necessarie all’alimentazione sono 3 per ogni led, piccolissime: sembrano quelle per gli apparecchi acustici. Speriamo non sia un problema reperirle in commercio. E sarà anche un problema aprire le scatoline di plastica.

Ma a cosa dovrebbero servire: la scelta più semplice è realizzare ulluminazioni multicolore in modo preciso, tipo queste:

Scorpion - LEGo e light-painting

Scorpion - LEGo e light-painting

Ogni foto è il frutto di tre esposizioni differenti, fuse direttamente in camera dalla mia fidata Nikon. Ho solo aumentato leggeremente il contrasto con Lightroom per ottenere un nero profondo. Null’altro.

Oppure indossateli tutti (a meno del bianco) e cominciate ad agitare le mani in aria come dei forsennati (stano attenti che nessuno vi becchi…): verrebbero fuori dei disegni astratti nell’aria tipo quelli a lato.

Qualche dettaglio sugli scatti: è importante non saturare i colori, altrimenti le scie luminose diventano tutte bianche (ecco perchè non ho usato anche il led bianco). Per cui dovete calibrare la velocità del movimento con i tempi di esposizione.

Anche la messa a fuoco non può essere precisa, quindi vi serve un diaframma adeguato per una ragionevole profondità di campo.

Nel mio caso mi sono piazzato a 2m dall’obiettivo, ISO 200, 30mm di focale, F10 di diaframma, e 4 secondi di esposizione: in questo modo ottengo un paio di metri di profondità di campo ed il tempo sufficiente per agitare come un pazzo le mani ma senza rompermi i legamenti (c’ho una età).

Se l’arte astratta non fa per voi, e non avete il talento di Picasso (molti artisti dipingono nell’aria come se lo facessero su una tela, con risultati sorprendenti), potete andare sulla tanto tranquillizzante geometria.

Ho legato tre led ad uno spago lungo un paio di metri, ed ho cominciato a farlo volteggiare come un lazzo. Indiana Jones sarebbe stato fiero di me.

Quello che ho fatto è stato rilasciare lentamente lo spago mentre roteava: in questo modo la circonferenza dei cerchi diventa via via più grande, e si disegna una spirale multicolore. Non sono stato attento ad essere preciso, ma i risultati sono comunque interessanti (almeno per me…).

Iso 200, 16mm, F10, 5 secondi di esposizione.

E’ evidente che in questi casi avete le mani impegnate. Come si fa a scattare? Molto semplice: molte camere hanno una funzione di scatto a tempo: io ho scelto 20 scatti ad intervallo di 3 secondi l’uno dall’altro.
La scelta dei tempi non è banale: infatti la camera deve scattare quando già state roteando il lazo, per evitare che riprenda i movimenti preparatori che rovinerebbero la “pulizia” del cerchio.

In alternativa prendete uno scatto a distanza, che spesso permette di fare gli scatti in sequenza.

Ma la foto che preferisco è la seguente.

Ho semplicemente dipinto una sedia: non ho scelto di rappresentare delle forme nell’aria, ma ho dipinto un oggetto reale.
Basta avvicinare il led ad un paio di cm dalle forme che si vogliono disegnare ed il gioco è fatto.

La mia sedia in stile TRON.
L’immagine è frutto di tre esposizioni differenti: prima il blu, poi il verde poi il rosso. Tre immagini moltiplicate direttamente dalla camera. In Lightroom ho solo dato profondità ai neri e resa quadrata l’immagine.

E pensate a cosa si può fare con le luci di Natale!!!

Per concludere date un occhio qui ed in basso (alcune foto a caso a tema sul light-painting):