Ci sono foto sulle quali a volte punto molto.
Nel senso che provo a sponsorizzarle, le condivido sui social network, le posto in vari gruppi di Flickr, le inserisco in questo blog.
Ma poi, alla fine, non ottengono il gradimento sperato.
Allora mi convinco che se nonostante i miei sforzi l’immagine non cattura l’attenzione della gente, quella immagine è sbagliata. E, cosa ancora più preoccupante, il mio gusto artistico/estetico è da rivedere.
A volte mi nascondo dietro l’alibi che quella foto evoca in me sensazioni tutte personali che non posso di fatto trasmettere… Una classica scusa dei fotografi della domenica.
Capita poi di scattare una foto in modo istintivo, per gioco, senza alcune convinzione, senza alcune pre-viasualizzazione. Una foto con il cellulare. E viene fuori una cosa del genere, che brutta non è, ma nenache bella.
Alcuni alberi in corsa davanti ad un tramonto.
Allora la faccio vedere casualmente a qualcuno, e mi dice che la foto è interessante.
Gli spiego che l’ho scattata mentre guidavo lungo una strada di campagna nel Salento (lo so, non si fa…), con la macchina in corsa verso l’ora del tramonto. Che è sfocata e mossa. E che gli alberi sono stati moltiplicati grazie ad una app dell’iPhone. Per non parlare dell’aspetto vintage tanto caro a quelli della Hipstamatic.
Niente. Rimane interessante. Alla faccia delle mie brave immagini in bianco nero di street photography che tanto mi danno pensiero.
Così decido di inserirla nel mio stream e nonostante i pochi commenti me la ritrovo magicamente tra quelle che Flickr considera interstingness.
La cosa dovrebbe farmi piacere, ma in realtà è anche un po’ frustrante.
Magari su questo meccanismo delle immagini interestingness ci faccio un post a(p)post (non ho resistito…).
Ad ogni modo l’immagine è promossa a “foto della settimana”.
Per me sarebbe frustrante perchè il mio apporto alla realizzazione della foto si ridurrebbe alla scelta del soggetto, il merito di tutto il resto sarebbe di un automatismo di un cellulare. Non sono male le foto hipstamatic, il fatto è tutte dicono appunto solo una cosa: l’ho fatta senza pensarci più di tanto. E per questo sono tutte uguali. Da un certo numero in poi mi viene da annoiarmi.
…appunto…