Quelli di Google hanno subito smorzato i miei entusiasmi per il nuovo servizio di Cloud Drive.

Ecco cosa ho accettato…:

“l’utente concede a Google (e a coloro che lavorano con Google) una licenza mondiale per utilizzare, ospitare, memorizzare, riprodurre, modificare, creare opere derivate (come quelle derivanti da traduzioni, adattamenti o modifiche che apportiamo in modo che i contenuti dell’utente si adattino meglio ai nostri Servizi), comunicare, pubblicare, rappresentare pubblicamente, visualizzare pubblicamente e distribuire tali contenuti”

Da qui.

Giudicate voi.
L’integrazione con GDocs ed i prezzi mi fanno gola, ma di fatto sto regalando i miei documenti a Google.

Al momento Dropbox mi sembra più sicuro…

(e sembra anche lentino e non troppo leggero. Ma almeno per questo sono sicuro che quelli di BigG sapranno rimediare presto…)