Stamani l’autobus era veramente pieno.
Dopo un paio di fermate sale un tizio che si infila di forza tra me ed un enorme ragazzo .
Capelli unti, un giubbotto troppo leggero per le temperature del mattino, una sciarpa consunta.
Ed un cane.

Spinge il cane con il guinzaglio sotto i suoi piedi e prova a farlo accucciare.
Senza successo.
Il cane non ha la museruola. Non sono sicuro che possa salire sull’autobus senza la museruola.
Il ragazzo enorme sembra quasi intimorito e ritira un piede quando il naso del cane gli sfiora la scarpa.

– Non morde. E’ buono. E’ un cane giovane. E’ molto curioso.
Ho anche un cane femmina che ha 13 anni: quando sale sull’autobus si infila subito sotto I sedili. Ho girato l’Italia con lei. E’ proprio un cane da viaggio, si nasconde sempre.
Sai, c’è gente stronza in giro. Fanno tante storie perché uno sale su un mezzo pubblico con un cane. Ieri uno a lui gli ha dato anche un calcio.

Il ragazzo enorme si sente in dovere di dire qualcosa. Forse il suo atteggiamento potrebbe aver offeso il tizio con il cane:

– Dove va?
– Chi?
– Il cane, dove va?
– A passeggio.
– E dove va?
– Si va in centro. Si va a passeggio.
– Ma poi dove va?
– Poi?
– Tu lavori e lui dove va?
– A passeggio.
– Tu lavori?
– Che lavoro faccio? Io vado a passeggio con il cane.

(lo guarda confuso)

– Si. Io vado a passeggio con il cane. Ho questa fortuna. C’è chi può e chi non può. Io mi accontento di quello che ho e vado a passeggio con il cane. C’è chi si compra un cellulare da 700 euro. Io non li giudico, ma a me basta un cellulare da 20 euro e mi basta la casa che ho. Io non ho furia. Passeggio. Conosco gente interessante. Sono amico di tutti. Non ho stress. …sono scelte di vita.
– Dove prendi un cane?
– Vuoi un cane? E’ facile. Vai al canile di Sesto e te lo regalano. O da un veterinario. Ne trovi tanti di cani senza padrone.
– Costa?
– Niente. Te lo danno e basta. Ce ne sono tanti di cani. Devi fare i vaccini peró. Ma conosco una dottoressa in via del Pollaiolo molto brava. Lei c’ha i soldi di famiglia. Se vede che non hai da pagare te lo cura gratis. Io all’altro cane gli ho fatto fare tutte le operazioni. Senza pagare.
– Che lavoro fai?
– (pausa) Fino a sette mesi fa facevo l’ambulante. Bigiotteria, sete. Con un banchino al mercato. Prendevo la roba dalla Thailandia. Tu ce l’hai un lavoro?
– No. Qui non si lavora.
– Da dove vieni?
– Senegal.
– Senegal! Ma voi avete un artigianato forte! Ho un amico del Senegal che lavora tanto come artigiano.
– Qui? Italia? Lavora tanto?
– Ma tanto! Però in Sardegna. Quanti anni hai?
– Ventotto.
– Ventotto. Ti devi dare una mossa. Ti devi sbrigare. Devi cercare un lavoro. Ma se vuoi io ti do una mano a prendere un cane. Anche domani. Ti porto e prendi un cane. Ti aiuto io.
– Come ti chiami?
– Sandro e tu?
– Omar.
– Piacere Omar. Se vuoi ti lascio il mio numero di telefono e domani andiamo a prendere una cane. Mi dici come lo vuoi, piccolo, grande, di razza o meticcio. Basta che me lo dici.
– Piccolo.
– Come vuoi. Figurati che io ne ho 4 di cani.
– Piccolo. Regalami uno.
– Non posso. Sono come dei figli. Dicono che un cane è il miglior amico dell’uomo. Certo che se uno ha un cane come miglior amico significa che non ha amici. Ma i miei cani sono come dei figli. Mi hanno tanto aiutato. Quando dormo per strada mi fanno da stufa. Mi fanno calore. Poi fanno la guardia, così non ti rubano il pane o la merenda. A me i miei cani mi sono serviti tanto.
– Non hai casa?
– Tu hai una casa?
– Si. Una casa.
– (silenzio) Sai con cosa possiamo fare a cambio io e te? Che cos’hai che vorrei? I tuoi denti. Ho 40 anni ed ho solo tre denti. Non per una questione estetica. E’ che non riesco a mangiare. Vorrei i tuoi denti… Omar, mi spiace, devo scendere. Ti lascio il mio numero così domani andiamo a prenderti un cane piccolo.
– Un’altra volta…
– Dai ti lascio il mio numero: 335…
– Grazie. Un’altra volta

Sandro è sceso dall’autobus un po’ perplesso. Aveva sperato di trovare un padrone per un cane. E forse un nuovo amico.

Ho rivisto Sandro che dormiva alla stazione, per terra tra i cartoni. Gli ho lasciato il necessario per un cappuccino, che quello non ti da problemi ai denti.