La Apple TV è diventata finalmente un vero mediacenter!! Non è però tutto merito di Apple.
La prendo larga…

C’era volta volta KODI

Raspberry PiSono un contentissimo utilizzatore di KODI su Raspberry Pi.

Da oltre 3 anni svolge egregiamente il suo compito, nascosto dietro il televisore, attingendo da un WD MyCloud da 3TB pieno zeppo di video a 1080p (e qualcuno a 4K). Per altro con una connessione Samba, nemmeno DLNA: tutti i metadata dei files sono recuperati da Internet direttamente dal Raspberry, e memorizzati sulla sua SD.

Insomma: un lavoro non da poco, per il quale il microcomputer del lampone non ha fatto mai una piega!

Facilmente comandabile con il telecomando del TV tramite HDMI, KODI è anche compatibile AirPlay, diventando inoltre il mirror del mio iPhone, iPad e Mac.

KODI + Rasberry Pi rappresentano ancora oggi la soluzione più versatile ed economica per realizzare un ottimo mediacenter casalingo, per cui qui qualche consiglio per gli acquisti:


Raspberry Pi 3 B+ Starter Kit

Tutto il necessario per una stazione Raspberry al completo: scheda Madre + SanDisk Micro SD Card 32GB Class 10 + Custodia + Power Supply 5V 3A con Interruttore

Raspberry, Pi 3 modello B+

Per chi vuole solo la scheda del lampone e nient’altro.

Raspberry Pi 3 Model B+ with TV uHAT

In interessante accoppiata: una scheda Raspberry ed un sintonizzatore per il digitale terrestre.

Poi è arrivato Netflix.

NetflixNetflix non ha una applicazione (almeno fin’ora) per Kodi (penso a causa delle licenze di alcuni codec e del DTS). Sono stato quindi costretto a rispolverare la mia vecchia Apple TV di terza generazione, quella a 1080p. Era relegata in un angolo, accesa solo per qualche acquisto speciale via iTunes.

L’Apple TV 3 ha un grosso problema: non è possibile cambiarne il parco applicazioni e, soprattutto, non è possibile collegarla ad una fonte esterna, come un HDD o un NAS… (per fare questo qualcuno ha crackato la generazione 2, che però non è full HD!). Mi sono sempre chiesto come mai Apple abbia concepito un prodotto come la Apple TV 3 senza pensare anche ai paesi tecnologicamente meno “sviluppati” come il nostro…

Quindi: vai con due telecomandi, due applicazioni separate, due cataloghi… Con la difficoltà di dover spiegare tutto due volte alla signora CCW ed al suo piccolo…

Poi è arrivata la Apple TV 4

Apple TV 4La Apple TV 4 è stata annunciata quasi fosse una console di gioco: è possibile installarvi le stesse APP che uno ha comprato per il proprio iPhone, o il proprio iPad. Ed ha un (notevole) telecomando touch che ricorda vagamente quello della defunta Wii. Disporrebbe anche di una versione evoluta di Siri: ma in Italia è per ora una promessa.

Qui su amazon.it nella versione da 64GB e nella versione da 32GB.

Così, tra le varie applicazioni peril media streaming disponibile (già molte) è stata rilasciata quella che per me è la vera killer-app per la TV di Cupertino: Infuse.

Uso Infuse tutti i giorni su iPad: la collego al mio NAS via WiFi per scaricare localmente qualche telefilm da vedere durante i miei viaggi in treno. Ma si aggancia senza problemi a qualsiasi fonte presente in rete, specialmente quelle uPnP e DLNA. E’ in grado di leggere quasi tutti i formati video (3GP, AVI, ASF, DVR-MS, FLV, M4V, MKV, MOV, MP4, M2TS, MTS, OGM, OGV, WebM, WMV, WTV) e si sincronizza anche con trakt.tv. Ed ha le licenze (che mancano spesso al software libero) per il DTS ed il DTS-HD. Certo, alcuni codec sono a pagamento, ma quello che si può fare con la versione gratuita è comunque sufficiente per un fruitore medio.

Infuse si è ritagliata un posto accanto all’applicazione di Netflix ed Amazon Prime Video sulla mia nuova Apple TV 4! L’ho provato anche per voi!

(abbiate pazienza per le foto… ma senza un cavo USB-C è difficile catturare le schermate della Apple TV!)

Con l’arrivo di Infuse è quindi sceso in campo un peso massimo del mondo della APP per il mutimediale. Ovviamente è sempre possibile orientarsi su Plex, ma i costi necessari per un servizio completo non sono trascurabili. Infuse vi fornisce un ottimo client mediacenter per circa 10,00 euro.
Altra alternativa è VLC, anche se non ha disponibili tutti i codec per il DTS.

A questo punto bisognerebbe domandarsi se sia il caso di spendere 180 euro (almeno) per un dispositivo senz’altro interessante (ed ottimamente costruito) ma che non rivoluziona lo scenario né del multimedia né dei videogames.
Penso che la risposta possa essere data esclusivamente dalla comunità degli sviluppatori. Se essi cominceranno a rendere compatibili anche per tvOS le APP progettate per iOS (senza sovrapprezzo), allora il parco applicazioni potrebbe crescere rapidamente e gli utenti capitalizzerebbero quanto già speso negli ultimi anni.

Quindi se Apple non è capace di produrre un dispositivo che sia davvero completo (ed abbia una identità chiara, senza NON essere una console o un mediacenter), speriamo abbia almeno la capacità di spingere la community degli sviluppatori a colmare le sue lacune. Perché quando arriva una applicazione ben fatta su un device del calibro della nuova Apple TV, niente regge il paragone.

In ogni caso, al momento, Apple TV + INFUSE hanno egregiamente soppiantato il mio Raspberry Pi con KODI!