Io continuo a sostenere l’inutilità della cosa.

Fatto sta che in questo momento mi ritrovo attaccata al collo una macchinetta che mi misura la pressione ogni 15 minuti.
O anche ogni due.
Dipende.

E’ così gentile da avvertirmi con due Bip.
Fa il suo lavoro in modo preciso.
Mi saluta con un Bip.
A volte con due.
Bip. Bip.

Mi farà compagnia per 24 ore.

Mi stringe il braccio tanto da farmi formicolare la mano.
Passo i restanti 12 minuti a ricercare la sensibilità nelle dita.
Ma dalle 23 di questa sera, per rispetto, smetterà di fare Bip.
E forse allenterà la presa.

Sta ritmando la mia giornata in modo interessante.
Bip. Bip.
Allora mi fermo e cerco una posizione adeguata per il mio braccio sinistro.
E le faccio fare il lavoro.
Bip.

Sto bene.
Dicono però che dopo una certa età, ed in certe situazioni, una controllatina alla gomme e all’olio non guasta.
Una certa età, deduco, deve essere la mia.
Poi magari mi rabboccheranno anche il liquido nel radiatore.
E mi attaccheranno un alberello profumato al naso.

Bip. Bip.
Alla fine di questa giornata, mi sa, avrò la pressione un po’ più alta per lo stress da Bip.
Bip.